Manovra economica: il sì del Gruppo Liberal Democratici-Repubblicani Decreto legge che compone la manovra economica triennale: dichiarazione di voto finale dell'on. Francesco Nucara. Signor Presidente, il Partito Repubblicano voterà a favore del provvedimento in esame: lo farà non solo perché è componente dell'attuale maggioranza, ma perché l'obiettivo di abbattimento del deficit di bilancio al 2011 corrisponde ad una sua antica aspirazione. Sono anni ed anni che, con coerenza, il Partito Repubblicano si e è battuto per una politica di rigore e di risanamento, lo ha fatto sia quando era maggioranza sia quando faceva parte dell'opposizione, come può testimoniare lo stesso Tommaso Padoa - Schioppa. Oggi, che questo orizzonte è più vicino e concreto, il voto del Partito Repubblicano non può che essere favorevole. Naturalmente non ci nascondiamo le difficoltà, di natura finanziaria ma soprattutto politica: molti tagli saranno dolorosi, incideranno in un'economia già provata da una lunga crisi economica e finanziaria, ma tutto ciò non deve impedire un'azione coraggiosa, che darà i suoi frutti nel medio periodo. Nel provvedimento abbiamo apprezzato, in particolare, lo sforzo di congiungere rigore ed equità, come mostra l'aumento del prelievo fiscale a carico di banche, assicurazioni e compagnie petrolifere. Non un atto punitivo, ma la richiesta di venire incontro ad esigenze più complessive. Proprio perché il giudizio complessivo è positivo, non possiamo fare a meno di ricordare al Ministro dell'economia e delle finanze un'esigenza che non è stata colta nel provvedimento in esame: il Partito Repubblicano ha proposto da tempo il tema di un riordino dei poteri locali. È forse giunto il momento - e l'occasione sarà il disegno di legge sul federalismo fiscale - di procedere con maggiore speditezza. Riteniamo che le province vadano abolite, trasferendo le relative competenze alle regioni, ai consorzi di comuni e alle città metropolitane. È un'esigenza di semplificazione del quadro istituzionale che comporterà un notevole risparmio di spesa. Ci auguriamo che di tale esigenza si possa tener conto quando discuteremo di questa importante riforma ordinamentale. Sullo sfondo resta comunque il problema di una ripresa dell'economia nazionale, l'unica variabile indipendente in grado di determinare un cambio di passo, dove sviluppo significa soprattutto rilancio del Mezzogiorno, da troppi anni abbandonato a se stesso. Abbiamo apprezzato le misure volte a costituire la Banca del sud, proposta già contenuta nel programma elettorale del nostro partito: è da qui che bisogna partire per andare ancora più avanti. La realizzazione del ponte sullo stretto di Messina deve costituire una nuova grande occasione, una leva capace di incidere su equilibri più complessivi. Il nostro auspicio è che in questa occasione possa essere definito un programma più vasto, capace di raccordare questo importante opera con la restante parte dei territori ad essa interessati. La ringrazio, signor Presidente e voglio annunciare che tutto il gruppo dei Liberal Democratici-Repubblicani voterà a favore del provvedimento in esame. |